18 febbraio, ALI-Torino | B. Moroncini – L’inconscio strutturato come un linguaggio di J.Lacan e la teoria del linguaggio di W.Benjamin
Associazione lacaniana internazionale
Torino
Sabato 18 febbraio 2017
h.9,30-12,30
Sede Ali-Torino – C.Vittorio Emanuele II 172
Bruno Moroncini
Linguaggio e nominazione in W.Benjamin
“C’è una corrispondenza tra la topologia e la pratica”. È’ la prima frase dell’ultimo seminario di Lacan (La topologia e il tempo. Seminario 1978 – 1979).
Il Seminario che Fabrizio Gambini tiene quest’anno cerca di sviluppare il senso di questa frase prendendo le mosse dal potere della nominazione e, assieme, all’impossibilità di non nominare.
Che potere è quello che è insieme un obbligo? Il parlessere non può non nominare e il suo potere lo rende dunque schiavo. Se il potere dei nominazione è assunto come tale siamo nella paranoia e la logica consente di affermare la non totalità di questo potere. Ma la logica è altra cosa dal senso comune. In ogni caso, comunque la mettiamo, non si può non nominare.
Ma che cos’è nominare? Non è una funzione dell’Io, non è un atto autonomo e libero. Noi nominiamo ciò che è già stato nominato. Sono i nomi ricevuti dalle cose che ci permettono di nominarle e, nominandole, possiamo inventare altri nomi. E’ questa capacità e necessità di invenzione che ci tiene, in quanto parlanti, sul bordo continuo della paranoia.
A porre e approfondire questa questione ci aiuterà Bruno Moroncini. In particolare svilupperà la teoria del linguaggio desumibile dall’opera di Benjamin in rapporto alla concezione lacaniana dell’inconscio strutturato come linguaggio.
Bruno Moroncini è Professore Ordinario di Antropologia filosofica presso l’Università degli Studi di Salerno. Conoscitore profondo di Lacan, ha dedicato a Walter Benjamin un importante saggio: Walter Benjamin e la moralità del moderno, Cronopio, Napoli 2009.
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