ALI-Napoli: seminario Dall’amore di transfert al desiderio dell’analista
L’Associazione Lacaniana di Napoli
presenta il ciclo di seminari 8 ottobre 2013 – 27 maggio 2014
DALL’AMORE DI TRANSFERT
AL DESIDERIO DELL’ANALISTA
a cura di
Rossella Armellino, Mario Bottone, Amalia Mele, Rosanna Petrillo
Anna Grazia Ricca, Gaetano Romagnuolo
con la partecipazione di
J. Adam. J. Cacho, M. Ciambelli,
G. de Renzis, M. Drazien, R. Galiani,
L. Izcovich, B. Moroncini,
F. Napolitano, F. Tarallo
dove: sala Hde, p.zza Nilo 7, 80135 Napoli
costo: euro 150
scarica il programma:calendario ALdN 2013-14
Info: cell. 333-7069290
associazione.lacaniana@gmail.com
Ascoltando le sue pazienti isteriche, e facendo tesoro di quanto era accaduto al suo amico Breuer con Anna O., Freud afferma che nulla permette di negare che lo stato amoroso che appare nel corso della cura sia un amore autentico. Nella relazione che s’instaura con l’analista, l’analizzante cercando nell’altro ciò che gli manca, e articolando ciò nella domanda di cura, mette in atto uno spostamento (Übertragung) sulla persona dell’analista di ciò che riguarda la sua storia e dei sentimenti di amore ed odio.
Ne L’interpretazione dei sogni, come anche nella Psicopatologia della vita quotidiana e ne Il motto di spirito nei suoi rapporti con l’inconscio, Freud aveva parlato dei meccanismi dell’inconscio in termini di Übertragung o transfert, lo stesso termine «che più tardi – afferma Lacan – darà il nome alla molla operante del legame intersoggettivo tra analizzato e analista[1]».
Freud, però, non stabilisce un legame fra l’amore di transfert e il dispositivo della cura analitica, è Lacan a evidenziare come la relazione analitica s’instaura a partire dalla domanda, ponendo così il transfert dal lato del sapere, della produzione del sapere inconscio, a cui l’amore fa apertura ed ostacolo al tempo stesso.
Nel seminario VIII Il transfert, “nella sua disparità soggettiva, nella sua pretesa situazione, nelle sue escursioni tecniche” Lacan, attraversando i testi freudiani e post-freudiani, come pure un classico della filosofia Il simposio di Platone, esamina la relazione analitica come relazione che mette in gioco una posizione di asimmetria fra i due partecipanti, in cui l’analista è sostenuto da un desiderio che fa sì che il lavoro sull’inconscio non si areni sul piano dell’amore, ma porti il soggetto analizzante aldilà della domanda d’amore, verso quell’oggetto “agalmatico” che Alcibiade suppone sia in possesso di colui che detiene il sapere e che è causa del desiderio e oggetto, da sempre perduto, a cui mira il desiderio.
[1] J.Lacan, “L’istanza della lettera o la ragione dopo Freud” (1957), in Scritti, Einaudi, 1974, p.489.