Articoli marcati con tag ‘RSI’
28 – 31 agosto 2013, Parigi – Seminario d’estate
Approccio delle conseguenze teoriche, cliniche e terapeutiche, ovvero istituzionali del nodo borromeo
La casa del parlessere ha tre dimensioni: il Reale, il Simbolico, l’Immaginario. E’ una pura coincidenza se il suo spazio sensibile, il suo spazio di rappresentazione ha anch’esso tre dimensioni? Possiamo almeno dire che senza RSI, il parlessere non avrebbe la minima idea, sebbene gli sia possibile concepire spazi di dimensioni ben superiori a tre, di spazi che gli sono assolutamente inimmaginabili. Ma poi, lo spazio a tre dimensioni gli è veramente immaginabile? Ne dubitiamo, perché nella rappresentazione, la superficie a due dimensioni s’impone, “image du corps oblige”, immagine del corpo obbliga. Da qui la nostra grande difficoltà pratica nel semplice maneggiamento dei nodi borromei o altri.
Se la nostra casa ha tre dimensioni, occorre ancora supporre che le supposte consistenze che li costituiscono tengano insieme pur essendo radicalmente distinte. Altrimenti, dissociazione o omogeneizzazione, vi è l’erranza senza domicilio o lo stato d’assedio.
Perché le consistenze siano radicalmente distinte, serve che Reale, Simbolico e Immaginario siano assolutamente differenti riguardo al senso. Nessuno dei tre detiene il senso ultimo degli altri due. In altre parole, non ce n’è uno più grande degli altri. Se fosse così, per pensare come sant’Anselmo, questo «più grande» avrebbe dato prova dell’esistenza di Dio e della sua unicità. Il nodo borromeo nella sua semplicità, impone immediatamente il triplice: tre Nomi-del-Padre. Verità della Trinità che la religione ha rivelato, ma attraverso una disposizione perversa del nodo menzionato.
I devoti dell’Uno ritrovano questo «più grande» unico nel quarto che, come uno-in-più, annoda gli altri tre altrimenti scatenati.
Nel nostro Seminario d’estate, la scrittura del nodo, scrittura prima, sarà provata nelle sue conseguenze essenziali: il senso, così come l’abbiamo evocato, la scelta etica fra il nodo a tre o a quattro, la conduzione della cura e il problema della sua fine che derivano da questa scelta, la diversità delle strutture psichiche che il nodo permette, la differenza sessuale e la questione del non-rapporto sessuale che esso reinterroga, il nuovo legame sociale ivi compreso quello fra analisti che si autorizzano.
Charles Melman chiede che un tempo del Seminario d’estate sia dedicato alla questione della trasmissione della psicanalisi. Se Lacan, di fronte alla sua delusione riguardo la passe, ha potuto dire che la psicanalisi era «intrasmissibile», che occorreva che «ogni analista reinventasse il modo in cui la psicanalisi può durare», è un fatto che lui stesso ha trasmesso ciò che gli veniva da Freud e che noi dobbiamo a Melman di continuare questo compito. Ultimo lascito di Lacan, il nodo borromeo deve essere interrogato in questo senso capitale.
(traduzione della pagina web dell’ALI, Rossella Armellino)
Organizzato dall’ Association Lacanienne Internationale
Responsabili: Marc Darmon, Virginia Hasenbalg-Corabianu, Pierre-Christophe Cathelineau, Henri Cesbron Lavau
quando: da mercoledì 28 agosto 2013 a sabato 31 agosto 2013 dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.30
dove: Parigi, Espace Reuilly, 21 rue Hénard – 75012 (France)
Tel. 01 42 60 14 43 mail: secretariat@freud-lacan.com
29 agosto – 1° settembre, Parigi: seminario d’estate su R.S.I.
R.S.I., il nodo borromeo, effettua una rottura radicale nell’insegnamento di Lacan. Lungi dal chiudersi in un sistema, con il nodo borromeo, quest’insegnamento subisce una revisione straordinaria.
Con la scoperta del nodo, Lacan sfida, con entusiasmo, non solo la teoria di Freud: la realtà psichica, il complesso di Edipo, il modello del sacco della seconda topica, ma anche la sua teoria: privilegio del Simbolico, posto centrale del Nome del Padre e del Fallo. Facendosi lui stesso abbindolare (dupe) dal Reale che aveva scoperto con il nodo, ne esplora passo dopo passo le conseguenze: effetti dello stringere e del serrare piuttosto che del taglio, il posto centrale dell’oggetto a, situazione di fuori corpo del godimento fallico, del fuori linguaggio del godimento dell’Altro, da intendersi come genitivo oggettivo, del fuori Reale del senso, che risulta dalla sovrapposizione del Simbolico e dell’Immaginario. Lacan colloca, inoltre, nel nodo la triade freudiana: inibizione, sintomo, angoscia, in un modo particolarmente illuminante, essendo ognuno dei tre l’effetto dell’intrusione d’una dimensione nell’altra. Leggi il resto di questo articolo »
Luciana Testa – “ Un desiderio non è concepibile senza il mio nodo”
Da qualche anno nel nostro gruppo di lavoro cerchiamo di trovare dei riscontri tra le questioni e le difficoltà che incontriamo nella clinica attuale con gli insegnamenti che abbiamo ricevuto dalla logica e dalla topologia. Leggi il resto di questo articolo »
Paolo Scarano – Annodarli come 1 da un minimo di 3
L’anno scorso con “Les non-dupes errent” abbiamo introdotto la terza dimensione che Lacan battezza istituendo così la topologia del nodo. Comincia a parlarne in un modo differente da come, fino ad allora, era stata pronunciata. Leggi il resto di questo articolo »
Mario Piseddu – RSI: HÉRÉSIE
Nel seminario dell’anno precedente rispetto a RSI, Lacan adotta come titolo del proprio seminario un gioco di lettere, il cui esito sono due significazioni diverse; gioca con la struttura equivoca del linguaggio: LES NON DUPES ERRENT / LES NOMS DU PÈRE. Leggi il resto di questo articolo »
Janja Jerkov – Di Reale e di Nodo borromeo
“Vorrei quest’anno parlarvi del Reale”: così inizia il seminario RSI introducendo da subito i tre registri e quel Nodo borromeo entrato prepotentemente nel discorso di Lacan a partire dall’“Io ti domando di rifiutare ciò che ti offro perché non è quello” di …ou pire (9 febbraio 1972) Leggi il resto di questo articolo »
Alessandro Bertoloni – RSI: le osservazioni preliminari della seconda lezione
Innanzitutto, una mia questione preliminare a proposito del rapporto tra i primi seminari di Lacan e quelli più recenti (più avanzati?): a Milano è in corso da tempo una lettura completa dei seminari a partire dagli Scritti tecnici: Le psicosi e La relazione d’oggetto saranno terminati quest’anno per ripartire da Le formazioni dell’inconscio e Il desiderio e la sua interpretazione. Leggi il resto di questo articolo »
Marilena De Luca – Quale insegnamento otteniamo dai nodi?
Può aiutarci il testo intitolato “Livre compagnon de R.S.I.” che costituisce la registrazione del seminario introduttivo a R.S.I. che Ch. Melman tenne nel ’91. Melman parte dalla questione generale dell’insegnamento della psicanalisi per poter arrivare a dire quale sia l’insegnamento che ci proviene dal nodo borromeo. Leggi il resto di questo articolo »
Renata Miletto – Per una clinica del godimento
Secondo giro
Renata Miletto
In occasione del seminario d’estate del 1997 a Torino sui Non dupes errent presentai 3 lezioni e feci un accenno al caso di una ragazza che si chiedeva, come Lacan nella lezione 12 del 23 aprile 1074: l’albero gode? Fu la porta d’entrata per me in questo seminario così difficile, di intendere lo spessore della clinica che spingeva Lacan a porsi questioni per me al limite dell’incomprensibile. E’ stato però solo in questo secondo giro che ho potuto coglierne meglio la portata e provare a rendere conto di quel caso e di ciò che è stato efficace in quella cura. Leggi il resto di questo articolo »