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Seminario d’estate 2022 – L’ANGOSCIA
24, 25 e 26 Agosto 2022
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ANGOSCE DELLA CLINICA O CLINICA DELL’ANGOSCIA – ANGOISSES DE LA CLINIQUE OU CLINIQUE DE L’ANGOISSE
“Tra l’angoscia e la paura, vi consiglio l’angoscia” – “Vous avez le choix entre l’angoisse et la peur, je vous conseille l’agoisse”
ALI in Italia – Attività 2021-2022
L’ALI in Italia quest’anno avrà allo studio il Seminario X – L’Angoscia di Jaques Lacan 1962-1963. Il primo degli incontri si terrà il 14 Ottobre 2021 via ZOOM. Per consultare il calendario degli incontri clicca QUI
Marcel Czermak
Ali en Italie,
tous les collegues de l’Ali qui l’ont connu et ont travaillez avec lui, lors des ses venues en Italie, tous les collegues italiens qui l’ont connu par ses écrits et ses conferences éprouvant peine pour son deces, et gratitude, se reconaissant tous ses éleves, rendent hommage à la memoire de Marcel Czermak, et sont près des amis et collegues qui l’ont aimé et éstimé.
Ali in Italia,
tutti i colleghi dell’Ali che l’hanno conosciuto ed hanno lavorato con lui quando veniva in Italia, tutti i colleghi italiani che l’hanno conosciuto attraverso i suoi scritti e le sue conferenze, ricordano Marcel Czermak con dolore per la sua improvvisa scomparsa, con la gratitudine di chi si riconosce suo allievo, e sono vicini all’Association Lacanienne Internationale e all’Ecole Psychanalytique de Sainte-Anne di cui è stato fondatore.
L’identificazione
A s s o c i a t i o n e L a c a n i a n a I n t e r n a z i o n a l e
ALI in Italia
Primo incontro dell’Associazione sul seminario dell’anno
L’identificazione1961-1962Sabato 20 febbraio – ore 10 – sulla piattaforma Zoom
IN OGGETTO PER QUESTO INCONTRO SARANNO LE PRIME NOVE LEZIONI Maurizio Sali (Torino) Paolo Scarano (Milano) Janja Jerkov (Roma) Massimo Ucchiello (Napoli) Chi lo desidera potrà interventire successivamente previa prenotazione tramite la chat della piattaforma utilizzata |
Sul limite e sul suo oltrepassamento nella psicosi e nella perversione
A s s o c i a t i o n e L a c a n i a n a I n t e r n a z i o n a l e
ALI-Roma
La donna non esiste (uno studio sulla sessualità femminile)
A s s o c i a t i o n e L a c a n i a n a I n t e r n a z i o n a l e
ALI-Roma
L’identificazione
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ALI-Roma
Giornate di studio – “Le mutazioni della famiglia”
A s s o c i a t i o n L a c a n i e n n e I n t e r n a t i o n a l e
ALI-Milano
ALI Rhône-Alpes
Casa della Cultura promuovono le
Giornate di studio
Le mutazioni della famiglia
27 e 28 febbraio 2021
Casa della Cultura – Via Borgogna, 3 – Milano
Responsabili:
Alessandro Bertoloni, Marisa Fiumanò, Jean-Paul Hiltenbrand, Susana Morath, Françoise Rey
La famiglia non esiste più, o quasi. E nessuno ha niente da dire, o quasi.
Perché noi, invece, ci occupiamo della famiglia?
Forse per animare una discussione sociologica in prospettiva storica? O per fare
dell’archeo-psicologia? O addirittura per allinearci a propositi di riaffermazione di valore
tipici della religione più diffusa o di qualche discorso politico?
Niente di tutto questo.
Il fatto è che l’estinzione della famiglia, come è da intendersi tradizionalmente, è il
segno, tra i più evidenti, della caduta dell’eteronomia, cioè del fatto che nella nostra
società il posto occupato da un principio organizzatore (padre, fallo, dio…) è vuoto.
Conseguentemente, ci troviamo di fronte alla svariata fenomenologia delle famiglie
di oggi (monoparentali, affidatarie, omosessuali, ma anche esito della scelta di una donna
senza partner di affidarsi alla procreazione medicalmente assistita, oppure slegate dalla
necessità della convivenza…): non più necessariamente prodotte da un atto sessuale ma
fondate sul sentimento, con l’incertezza che ne deriva. Un’incertezza a cui spesso un
bambino è chiamato a far fronte, caricato di un’istanza che non gli spetta: egli diventa così
una proprietà dei genitori che lo preparano a intraprendere la sua strada, la via che
preferisce, slegandolo dalla solidarietà familiare, che sarebbe il “luogo” in cui si apprende
l’apertura al sociale.
La psicoanalisi ha il compito di intervenire in questa situazione sia per analizzarla sia
per riaffermare il valore simbolico, umanizzatore, dell’atto sessuale. È da questa
“prospettiva” che il desiderio può essere riattivato e si apre la strada al riconoscimento
dell’alterità: di quel principio Altro attorno al quale si organizza l’istituzione familiare.