SIETE ANCORA INNAMORATI DELL’ INCONSCIO?
A partire dal testo di Freud, “L’inconscio” (in Metapsicologia, 1915) e da quello di Lacan, “Posizione dell’inconscio” (in Scritti, Seuil, 1966)
Il seminario d’inverno potrà riscaldarci con lo studio delle opere di Freud e di Lacan sulla questione e verificare anche se hanno fatto dei progressi.
Il concetto scelto da Freud è ingrato in quanto non prende in considerazione che l’amputazione subita dalla coscienza, senza sapere molto bene in che cosa essa consiste.
L’inconscio è invece, seguendo Lacan, il sapere che informa le nostre conoscenze e guida le nostre condotte. Il ritorno però – l’azione dell’interpretazione su questo sapere, del potere della conoscenza – non è sempre assicurato.
Ecco i problemi che vediamo emergere:
1) la moterialità (motérialité)dell’inconscio e della sua indistruttibilità
1a) come agire su di esso?
2) se il suo soggetto è quello della scienza, non è proprio con la squalifica del nome del Padre che potrebbe scomparire?
3) la sua scrittura borromea dopo essere stata topologica
4) la parola di Lacan secondo la quale la cura non insegna altro che il modo di servirsi del sintomo, è l’ultima parola?
5) ecc. ecc….., secondo le vostre domande …
Appunti di scrittura
Charles Melman
quando: 17-18 GENNAIO 2015 – SEMINARIO D’INVERNO
dove: Espace Reuilly, Parigi