agenda

24 aprile, Torino – Presentazione libro di F. Gambini, Le paranoie

Associazione Lacaniana Internazionale Torino

VENERDÌ 24 APRILE 2015 ORE 18
CIRCOLO DEI LETTORI – SALA MUSICA VIA BOGINO 9
Presentazione del libro
Fabrizio Gambini Le paranoie. Tra psichiatria e psicoanalisi: saperci fare con la psicosi

Franco Angeli, Milano 2015

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La paranoia tende oggi a scomparire come categoria diagnostica in psichiatria, restando il suo aggettivo “paranoide” a qualificare forme di schizofrenia o di disturbo della personalità. E’ tra le psicosi quella che riguarda più da vicino la nostra essenza di esseri parlanti e, forse per questo, la più difficile da situare come categoria patologica.
In questo suo ultimo libro l’autore sviluppa l’interesse a mantenere viva la nozione di paranoia, la sua pertinenza e ne illustra la capacità di determinare concrete pratiche di cura.
Presenteranno il libro, insieme all’autore:
Claudio Grasso, psicoterapeuta, Direttore dell’Istituto di Psicoterapia Psicoanalitica – IPP – di Torino

Claudio Renzetti, sociologo, esperto in Formazione

Fabrizio Gambini è psichiatra e psicoanalista, membro dell’Associazione Lacaniana Internazionale-ALI. Dirige il Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura dell’Ospedale Mauriziano Umberto I di Torino. Ha pubblicato: Freud e Lacan in psichiatria (Cortina 2006) e L’ora del falso sentire. Psicoanalisi e disturbi dell’umore (Angeli 2011).
Associazione lacaniana internazionale Torino C.so Vittorio Emanuele II, 172 – 10138 Torino Tel. 011 4340539 www.ali-to.it

10 – 11 aprile 2015, Roma – SCHIZOFRENIA E PSICANALISI : l’apporto di Jacques Lacan alla psichiatria

Conferenza di Nicolas DISSEZ

Psichiatra della Ecole de Sainte Anne, Parigi

Psicanalista membro dell’Associazione Lacaniana Internazionale, ALI

 

Presentazione di Patrizia PIUNTI

Neuro psichiatra infantile,

Già Psichiatra responsabile del CSM Morlupo (RM)

Psicanalista membro di ALI-Roma

Docente del Laboratorio Freudiano

Il tema è particolarmente ricco, originale e innovativo in quanto poco trattato in ambito psicanalitico, almeno in forma sistematico.

Gli interventi saranno articolati nell’arco dei due giorni in questo modo:

Il venerdì alle ore 18.00 si affronterà il tema della schizofrenia per delineare i vari quadri clinici che trovano posto sotto questa definizione clinica, sottolineando la difficoltà di riunirli sotto il tratto comune, nonché la problematica legata alla nozione di “sindrome dissociativa”.

Il discorso di DISSEZ cercherà di riprendere il tentativo di LACAN di dare consistenza al termine schizofrenia, ragionando nell’ambito del registro corporeo.

Sabato mattina alle ore 11.00 DISSEZ affronterà di nuovo questi temi per meglio collocare la loro diagnostica sul versante analitico. A tale fine toccherà varie questioni tra cui le psicosi senza io, l’automatismo mentale (con riferimento anche a “ L’uomo delle Parole Imposte”, caso clinico di “psicosi lacaniana” di Marcel CZERMAK che si può leggere sul sito del Laboratorio  Freudiano: www.lacanlab.it), e infine parlerà delle psicosi paranoiche con prevalenza di fenomeni allucinatori.

Arriveremo alla fine a cercare di rispondere alla questione:  che cosa si intende allora per schizofrenia.

dove: Via dei Riari 78, Trastevere, Roma

quando:  10 – 11 aprile 2015

28 marzo, Savigliano – J.P. Hiltenbrand – Il sintomo

Associazione lacaniana internazionale

Torino

  Associazione Opificina – Savigliano

Sabato 28 marzo 2015, ore 9,30-13,30

 Palazzo Taffini d’Acceglio

via S.Andrea 47, Savigliano

 

 Jean-Paul HILTENBRAND

     Psichiatra – Psicoanalista

 

      Il sintomo

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Prima che si costruisca un desiderio soggettivo, l’individuo è preso in una serie di sintomi che si manifestano soprattutto sul corpo. Si tratta di una povertà simbolica del sintomo che può aprirsi attraverso le parole, pilastro della cura psicoanalitica. A partire dai cambiamenti antropologici in corso, è possibile individuare nella nostra contemporaneità altri sintomi, diversi rispetto a quelli classici, individuati dalla teoria freudiana? Come distinguere i cambiamenti sintomatici dalle modificazioni strutturali delle patologie psichiche? Che ne è del desiderio soggettivo? A queste e altre questioni Jean Paul Hiltenbrand cercherà di rispondere nel corso della conferenza e del successivo dibattito.

 

I partecipanti potranno leggere, per seguire meglio l’articolazione dell’intervento, la lezione 13 del 14 marzo 1956 del Seminario III di Lacan Le psicosi

 Quota di partecipazione: 10 Euro – studenti: 5 Euro

Per informazioni: d.ssa Susana Morath – tel. 0172 21643; 339 4411050

 

 

27 marzo, Torino – J-P. Hiltenbrand – Il desiderio e la sua interpretazione

Associazione lacaniana internazionale

Torino

Venerdì 27 marzo 2015, ore 18

c.Vittorio Emanuele 172 – Torino


Jean-Paul HILTENBRAND

Psichiatra – Psicoanalista


Il desiderio e la sua interpretazione

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Nel Seminario VI del 1958/59, Il desiderio e la sua interpretazione, Lacan prosegue la sua riflessione sul desiderio, che al di là della domanda, non può che essere inter-detto, e insiste inconscio. Oggetto di un’interpretazione da parte del soggetto, che qui nasce nella sua singolarità, introduce la dimensione etica, nella misura in cui il soggetto vi risponde e ne è responsabile pur non possedendolo, essendone anzi posseduto.

In occasione della lettura del Seminario iniziata quest’anno, Jean-Paul Hiltenbrand interviene per inquadrarne le prime lezioni e per discuterne insieme.

Quota di partecipazione: 10 euro – studenti 5 euro

Dove: C.so Vittorio Emanuele II, 172 – 10138 Torino, tel. 011 4340539. www.ali-to.it

14 marzo, Roma – ATTUALITA’ DEL MASOCHISMO DA FREUD A LACAN

Conferenza di Marisa FIUMANO’

Psicanalista membro di ALI-Milano

Direttrice del Laboratorio Freudiano di Milano

Nell’insegnamento di Lacan la questione del desiderio è posta al cuore dell’esistenza umana: è questo desiderio che fa l’essenza dell’uomo o della donna. Il desiderio, che è innanzitutto desiderio sessuale.
Il desiderio di cui parla Lacan non è però un desiderio senza barriere, senza limiti, ma è compatibile con le due forme d’impossibile che sono la sessualità – con l’asimmetria che comporta fra gli uomini e le donne – e la morte. Tutti i conflitti fra gli esseri umani nascono dalla lotta contro queste due forme d’impossibile o dal tentativo di rimuoverle. La scienza rimuove la morte, ad esempio, e il totalitarismo rimuove la donna, perché è Altro – come rimuove ogni diversità non assimilabile.
Il contributo di Lacan consiste nel fare del desiderio, compatibile con l’impossibile, l’essenza dell’uomo, di farne il centro del suo discorso. Un desiderio che tenga conto del fatto che i sessi sono due ed entrambi mancanti di qualcosa e che il tempo della vita è limitato dalla sua fine. Questo valorizza la vita, la rende intensa, degna.

La nevrosi è incentrata sulla ripetizione e sull’attaccamento al sintomo. A trenta o a sessant’anni succede che si ripetono gli stessi scacchi, le stesse impossibilità, le stesse scelte amorose. L’analisi invece, mantiene vivo il desiderio e rinnova le scelte che si possono fare in una vita. In questo senso è un elisir di giovinezza.
Il masochismo più comune, ordinario, nevrotico, che mantiene il soggetto aldiquà di una posizione sessuata è innanzitutto rinuncia al desiderio.
Nell’attualità del masochismo, si rivela  l’ostacolo più duro, il sintomo più resistente al progresso del soggetto in analisi.

Secondo Charles Melman l’essenziale dell’insegnamento di Lacan è la questione del desiderio posta al cuore dell’esistenza umana: come parla un  uomo? Che cosa fa la sua essenza e che cosa lo distingue da un animale? Spinoza l’aveva detto prima di Lacan: il desiderio. Il desiderio è la sede dell’unità dell’uomo, ciò che regola il suo tempo e comanda la sua azione. Il bisogno regola l’animale mentre l’uomo è regolato dal desiderio. Un desiderio che, occorre porvi l’accento, è innanzitutto desiderio sessuale.
Il desiderio di cui parla Lacan non è però un desiderio senza barriere, senza limiti, un desiderio alla Guattari – è il caso di affermarlo perché in Italia negli anni Settanta questa deriva del concetto di desiderio ha avuto tanta fortuna – ma un desiderio compatibile con le forme d’impossibile.
E quali sono le forme di quest’impossibile? La sessualità, con l’asimmetria che comporta fra gli uomini e le donne, e la morte. Tutti i conflitti fra gli esseri umani nascono dalla lotta contro queste due forme d’impossibile o dal tentativo di rimuoverle. La scienza rimuove la morte, ad esempio, il totalitarismo rimuove la donna – perché è alterità – così come tutte le forme di alterità che incontra, ogni diversità non assimilabile. Il contributo di Lacan consiste nel fare del desiderio, compatibile con l’impossibile, l’essenza dell’uomo, di farne il centro del suo discorso. Un desiderio che tenga conto della castrazione: del fatto che i sessi sono due ed entrambi mancanti di qualcosa e che il tempo della vita è limitato dalla sua fine. Questo valorizza la vita, la rende intensa, degna.
La nevrosi, pur con un enorme dispendio di energie, protegge da queste due forme d’impossibile, mantiene giovani. La nevrosi è incentrata sulla ripetizione e sull’attaccamento al sintomo. A trenta o a sessant’anni si ripetono gli stessi scacchi, le stesse impossibilità, le stesse scelte amorose. Un’analisi invece permette di invecchiare, in un certo senso, e al tempo stesso mantiene vivo il desiderio e rinnova le scelte che si possono fare in una vita. In questo senso è un elisir di giovinezza.
Il masochismo più comune, invece, ordinario, nevrotico, che mantiene il soggetto aldiquà di una posizione sessuata e che lo infantilizza, è innanzitutto rinuncia al desiderio. Nelle cure ci imbattiamo in un masochismo che si presenta come ripetizione di uno scacco e di una rinuncia che ha sempre le stesse forme. È l’ostacolo più duro, la resistenza più violenta al progresso di un’analisi.

di Marisa Fiumanò

dove: Via dei Riari 78, Trastevere, Roma

quando:  13-14 marzo 2015

14 febbraio, Roma – Esther Tellerman: Lacan e la letteratura

Lacan e la Letteratura

Conferenza di
Esther Tellermann

Psicanalista, poeta e scrittrice ALI Paris

La funzione del linguaggio non è quella d’informare ma di evocare (Jacques Lacan)

Introducono Carlo Albarello e Muriel Drazien

È assicurata la traduzione consecutiva

quando: sabato 14 febbraio 2015, ore 10.00 – 13.00

dove: via dei Riari 78, Roma

Informazioni:info@lacanlab.it – ph.3477475703 Ingresso libero

Napoli 22 novembre – B. Moroncini – Lacan politico

Associazione Lacaniana di Napoli

Presentazione del libro di

BRUNO MORONCINI

LACAN POLITICO

Cronopio, Napoli, 2014

 

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Introduce il dibattito Mario Bottone, psicanalista ALI

Discuteranno con Bruno Moroncini, professore di Filosofia Morale, Università di Salerno:

Francesca Tarallo, psicanalista EPFCL, responsabile ICLeS di Napoli

Davide Tarizzo, ricercatore di Filosofia Morale, Università di Salerno

dove: via dei Cimbri 23 (angolo via Duomo), Napoli
1° piano scala D
quando: sabato 22 novembre dalle h.10.00 alle 13.30
ingresso: libero

Torino, sabato 22 novembre – J.-P. Lebrun – I colori dell’incesto

                  Associazione lacaniana internazionale Torino

                                          Sabato 22 novembre 2014 ore 15                                                                       

Circolo dei Lettori – via Bogino 9

Jean Pierre Lebrun

Les couleurs de l’inceste

Se déprendre du maternel
Denoël 2013

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discuteranno con l’Autore

Gabriella Ripa di Meana, psicoanalista, Roma

Costantino Gilardi, psicoanalista, Torino

Renata Miletto, psicoanalista, Torino

 Come si può oggi diventare soggetti della propria parola, a fronte della delegittimazione dell’autorità, del rifiuto 
di ogni obbligazione, dell’abolizione di un limite al godimento? Queste sono state le condizioni che hanno permesso 
agli esseri umani una parola propria, emergendo dall’alienazione primitiva alla parola dell’Altro. L’interdetto edipico,
 e la perdita che implica di quel mitico godimento totale, privato e condiviso con il primo Altro materno, oggi si attenua
 e l’incesto assume tutte le sfumature che le nuove patologie, in particolare le numerose e sempre nuove forme di dipendenza, manifestano.

Jean-Pierre Lebrun, psichiatra e psicoanalista, membro ed ex Presidente dell’Association Lacanienne Internationale, lavora a Namur e a Bruxelles. Ha pubblicato numerosi libri di clinica psicoanalitica in rapporto alle mutazioni in corso nel discorso sociale contemporaneo. Tra i primi, ha parlato, come annunciano alcuni suoi titoli, di Un mondo senza limiti , dell’Uomo senza gravità, di una Perversione ordinaria.

 

Associazione lacaniana internazionale-Torino
C.so Vittorio Emanuele II, 172 – 10138 Torino
Tel Fax 011 4340539    www.ali-to.it    info@ali-to.it

7 novembre, Roma – introduzione al seminario di J. Lacan L’insu que sait…

Conferenza di M. Darmon e P.-Ch. Cathelineau sul seminario di Jacques Lacan L’insu que sait de l’une-bévue s’aile à mourre (1976-1977)

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dove: via Carlo Fea 2, nella sede del Dipartimento di Slavistica, al I° piano dell’edificio di Villa Mirafiori

quando: sabato 7 novembre ore 11.00

per informazioni rivolgersi a: info@lacanlab.it

Savigliano, 17 ottobre – Transfert, amore e transfert di lavoro

SEMINARIO della dott.ssa Susana Morath:
  

“Transfert, amore e transfert di lavoro. 

Le ragioni delle difficoltà del transfert nella nostra

contemporaneità.”

 
Da venerdì 17 Ottobre 2014 alle ore 21  - una volta al mese-
 

a Savigliano in  Piazza Schiaparelli 3/D (CN).

Agenda
Il tratto del caso

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